I BUONI PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO – LA NOSTRA VITA

Come ogni anno il 31 Dicembre faccio un bilancio dell’anno appena trascorso ripromettendomi di modificare qualcosa di me e della mia vita e generalmente la lista dei buoni propositi comincia dall’iniziare una dieta o dall’iscrivermi in palestra.

Sarà stata la quantità indicibile di cibo che ho ingerito durante le vacanze o l’illuminazione che mi ha pervaso domenica, che se restavo sul balcone di casa mia, avrei rischiato di prendere il volo come un palloncino, che oggi, per mantenere fede a questa promessa sono andata in un centro estetico per prenotarmi un ciclo di trattamenti.

Appena entrata, una giovanissima estetista filiforme, mi ha fatto accomodare in un salottino per attendere la direttrice, spiegandomi che avrei dovuto fare un colloquio e sottoporti ad un test fatto con una macchina chiamata “Selenia – nuova tecnologia ad onda dinamica”, per capire il programma di cure che avrei dovuto seguire. La direttrice, poi, al suo arrivo mi ha fatto compilare un modulo e nel mentre ha cominciato a descrivere i pacchetti del centro, suggerendomene alcuni più idonei alle mie caratteristiche, quali per il corpo, il programma rimodellante per ridurre gli inestetismi della cellulite dovuti alla ritenzione idrica, a suo parere mio problema principale, e per il viso, il programma rimpolpante, per risolvere il problema della disidratazione della pelle, altro mio punto di debolezza.

A questo punto non posso fare a meno di domandarmi ma come si fa ad avere contestualmente un problema di ritenzione idrica che deriva da un accumulo di liquidi nel corpo ed allo stesso tempo avere la pelle disidratata? Ero diventata una sorta di Shitzu che soffre la disidratazione?

Eravamo a metà colloquio che la direttrice ha preso a spiegarmi che la macchina con cui a minuti avrei dovuto fare il test per definire il numero di trattamenti necessari per farmi ottenere i risultati che ci eravamo proposte, avrebbe emesso uno scontrino in cui sarebbero state riportate le mie caratteristiche corporee. In maniera spontanea le ho chiesto se con lo stesso, eventualmente, avrei potuto chiedere la garanzia soddisfatti o rimborsati. La risposta è stato un sorriso di circostanza, vi risparmio il contenuto della nuvoletta che è comparsa sulla sua testa.

Devo essere onesta, verso la fine della chiacchierata con la responsabile del centro avevo voglia di scappare. Ora penserete che io sia la sorella racchia di Shrek. Ovviamente non è così, ma la verità è che in quel centro la mia autostima era arrivata sotto terra. Guardandomi intorno, poi, mi sono sentita meglio, perché nel centro durante la mia permanenza erano arrivate altre tre donne per ragioni analoghe alle mie, che lamentavano il post-befana, sentendosi profondamente vicine a quest’ultima.

Ma perché è così difficile fare i conti con se stesse? Quando finalmente decidiamo di prenderci cura di noi, per piacerci e cercare di trovare così un equilibrio interiore autonomo da qualunque relazione esterna legata al sesso maschile, sbattiamo contro il muro dei cliché, veniamo messe a confronto con icone quali la bellezza in senso stretto. Noi donne vogliamo per forza essere perfette senza fare i conti con quello che siamo, con l’età che abbiamo e con la vita che conduciamo. E se non siamo noi a parametraci con la perfezione c’è qualcun altro che lo fa al posto nostro.

Partendo dall’assunto che Shrek è diventato un principe e la Walt Disney ci ha fatto più film di quanti ne hanno prodotti su Harry Potter, o che Nessi è diventata una leggenda. Voglio condividere con voi uno dei miei buoni propositi per l’anno 2021, perché mi piacerebbe che fosse un intento comune di noi donne. Non cercare di essere diversa ne di cambiare, ma magari di migliorare quello che sono, lavorando sulle mie debolezze per valorizzarle insieme ai miei punti di forza, guadagnandoci in autenticità ed unicità.